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La testimonianza dei Copti in Lombardia

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Martedì 19 ottobre, presso il Santuario dell’Annunciazione di Paderno Dugnano, l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, Monsignor Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi e delegato CEL per l’Ecumenismo e il Dialogo, e Sua Eminenza Anba Antonio vescovo della Diocesi Copta Ortodossa di Milano hanno inaugurato la mostra intitolata “La Chiesa Copta – una presenza e una storia”. L’evento si è aperto con il taglio del nastro da parte dell’Arcivescovo di Milano, seguito dall’entrata in chiesa accompagnata da un inno copto.

L’arcivescovo benedice la mostra e i presenti con una preghiera conclusasi con il “Padre nostro”, comune alle due chiese. Successivamente dà in dono ad Anba Antonio un’icona di Sant’Ambrogio simbolo della Chiesa indivisibile. Anba Antonio accoglie i presenti con parole piene di affetto e di orgoglio: «Sono lieto di essere qui con voi a vedere questo lavoro finalmente portato al termine. A nome di tutti i laici e i presbiteri della mia comunità vi dò il benvenuto». Monsignor Malvestiti ha ricordato la ricchezza dell’Egitto: dalla visita della Sacra Famiglia alla presenza costante dei Martiri, non solo di tempi lontani ma anche vicini.

La Diocesi Copta Ortodossa di Milano e dintorni racconta la sua lunga storia, la sua fede, la sua liturgia, i suoi luoghi di culto e il suo impegno nella solidarietà con le comunità lombarde, con una mostra costituita da 20 pannelli fotografici che permetteranno al pubblico di entrare nel cuore dell’esperienza di fede e di conoscere la realtà delle diverse comunità presenti in Lombardia.
In un suggestivo allestimento a forma di croce, la mostra racconta le vicende e i luoghi di ieri e di oggi dei Copti ortodossi egiziani, la loro storia segnata dal martirio in tutto il mondo, approfondendo il significato della liturgia, della preghiera, dell’arte, della solidarietà e delineando i profili di figure molto amate come l’attuale papa Tawadros II e Anba Kirolos, fondatore della Diocesi del nord Italia.
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo e al supporto dell’arcivescovo di Milano, della Diocesi Copta di Milano e dei giovani della Chiesa Copta.

Il Sindaco della città di Paderno Dugnano, Casati, nel corso del suo intervento è stato lieto di accogliere la comunità Copta e ne ha elogiato i valori, la storia e la capacità di integrazione in tutti i contesti.

Padre Gabriele, sacerdote della Parrocchia di San Marco a Milano racconta come nasce l’idea della mostra: frutto delle idee dei giovani della Diocesi Copta, in collaborazione con la Diocesi Cattolica. L’obbiettivo della mostra, continua Padre Gabriele, è quello di rappresentare la storia della Diocesi e le origini della Chiesa.

Don Nicolò, diacono ordinato poche settimane fa dall’Arcivescovo Delpini, presta servizio presso la comunità pastorale di Paolo VI. Egli ha descritto la mostra come un’occasione molto interessante di vivere ciò che ha sempre letto nei libri. Invita dunque la comunità cattolica del territorio a conoscere ed entrare in contatto con la comunità copta.

Don Luca, diacono della parrocchia di Paderno, è entrato in contatto con la comunità copta per la prima volta attraverso la mostra. È stato colpito dalla presenza di molti giovani nella chiesa copta, pieni di entusiasmo e di amore verso il servizio e sottolinea come ciò possa essere un esempio reale per la propria comunità.

Padre Mina, sacerdote della Parrocchia dei Santi Apostoli a Cologno Monzese, riprende il tema dei martiri, coloro che per amore di Cristo diedero la propria vita, e sottolinea che l’era dei martiri non è finita, anzi è una chiesa che continua a dare alla luce nuovi mariti; ne cita il più grande esempio: i recenti martiri di Libia, divenuti Santi per tutti i cristiani del mondo. Padre Mina esorta a non dimenticare la nostra relazione con l’Egitto concludendo il discorso con una citazione di Sua Santità Papa Shenuda III che dice: “L’Egitto non è solo una patria in cui viviamo, ma è una patria che vive in noi”.

Inaugurazione della Mostra a Cinisello Balsamo

Inaugurata il 16 novembre 2021 la Mostra sulla Chiesa Copta, in villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo con la presenza del sindaco Giacamo Ghilardi ed i sacerdoti della Diocesi Copta di Milano.

“Come Amministrazione comunale siamo ben lieti di ospitare questa mostra, che vuol essere un ulteriore gesto di condivisione con la Comunità Copta presente a Cinisello Balsamo da tanti anni, con cui c’è anche un legame di amicizia – ha dichiarato il sindaco Giacomo Ghilardi -; si tratta anche di una testimonianza del dialogo in atto con le diverse realtà religiose locali”.

Intervista al Sindaco

“Sono molto felice di essere con voi questa sera per inaugurare la mostra che racconta la vita della Chiesa copta ortodossa e la vita dei copti nel mondo. Cinisello Balsamo è considerata una città ricca per la presenza dei copti ortodossi in essa. Ho avuto la fortuna di partecipare a molti degli eventi organizzati dalla Chiesa Copta, oltre a partecipare alle liturgie e a molte feste importanti. Una delle più importanti di queste occasioni, che ricordo bene, è la cerimonia di ordinazione di Anba Antonio, vescovo della diocesi di Milano. Ricordo con tutto il cuore i sentimenti che ho provato durante l’anniversario della dipartita del vescovo Kirolos, nonché, i momenti e i bei ricordi a lui legati, alla sua personalità e al suo ruolo nella vita della Chiesa Copta, non solo nella città di Cinisello Balsamo, ma in ogni posto della diocesi di Milano. È una comunità che ha molto da dare dal punto di vista educativo e sociale. Tutto quello che posso dire sulla comunità ortodossa è che è una comunità forte, unita e che si aiuta a vicenda, non lascia indietro nessuno e guarda sempre al futuro, preoccupandosi sempre dei suoi giovani. Concludo infine ringraziando la comunità copta ortodossa per aver offerto molta assistenza umanitaria, morale e materiale a tante famiglie italiane che stavano attraversando un periodo difficile per la mancanza delle risorse base necessarie per la vita, a causa dell’epidemia da covid.”

Intervista al Diacono Roberto Pagani

“Sono il Diacono Roberto Pagani e mi occupo dell’ecumenismo e del Dialogo Interreligioso della Diocesi di Milano; ho conosciuto la Chiesa Copta nel 2013, sono stato molto grato di aver conosciuto una serie di iniziative e le ho anche condiviso con il vescovo Kirolos. Tuttavia il rapporto con la diocesi copta è molto più antico: era iniziato quando l’arcivescovo di Milano era ancora il cardinale Martini e allora c’era la buona prassi di recarsi l’uno dall’altro a salutare la comunità in occasione delle principali celebrazioni come il Natale e la Pasqua. Abbiamo ripreso con molto piacere questa consuetudine qualche anno fa, con l’attuale Arcivescovo Mario Delpini, e questo ci ha permesso di intensificare i rapporti tra le nostre Chiese. In uno dei seminari della diocesi di Milano, è venuto anche Sua Santità Papa Tawadros; c’era il cardinale Angelo Scola e abbiamo vissuto un momento di intensa comunione e partecipazione, e questo continua tutt’ora. Oggi la diocesi copta è presente nelle terre della diocesi di Milano con 19 chiese, ed è mio compito garantire che i bisogni delle comunità copte siano soddisfatti.

Sono molto onorato di essere al servizio della vostra Chiesa, iniziando da ciò che mi si chiede quotidianamente, per soddisfare i bisogni della comunità copta. Questo è un rapporto di, amicizia da un lato, e di educazione profonda e fede dell’altro. Imparo molto dei cristiani copti e questo rappresenta per me un dono molto grande.”

Inaugurazione della Mostra a Milano

Il 18 dicembre, presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli, è stata inaugurata la mostra “La Chiesa Copta in Lombardia: una storia, una presenza” realizzata dalla stessa Chiesa Copta. I cristiani copti che vivono in Lombardia ne sono registi, narratori, protagonisti delle immagini e dei testi che la illustrano e descrivono.

Oltre al Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, all’inaugurazione sono intervenuti Sua Eccellenza mons. Mario Delpini Arcivescovo di Milano e Sua Eminenza Anba Antonio Vescovo della Diocesi cristiana copta ortodossa di Milano. L’inaugurazione è stata accompagnata da una preghiera in musica e lingua copta e un inno di benvenuto per i vescovi.

Parole che hanno fatto eco a quelle di Anba Antonio, accompagnato da molti giovani della sua comunità e dai ministri del culto. «Siamo molto lieti di essere qui, vogliamo raccontarvi la nostra realtà. È una chiesa antica, ma viva, grazie alla fede forte dei suoi fedeli. Grazie al suo fondatore, anba Kirolos è nata la nostra diocesi di Milano e, ormai, siamo alla terza generazione. Contribuiamo a creare, nella vita quotidiana di tanti cittadini e di queste terre, la convivenza reciproca con un forte sentimento di Chiesa e di spirito di integrazione nella società italiana e lombarda».

“Come Istituzione guardiamo sempre con favore alle iniziative che contribuiscono alla coesione sociale e al bene comune – ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti- e questa mostra va indubbiamente in questa direzione in quanto frutto del dialogo costruttivo tra copti e cattolici e nello stesso tempo significativo segnale di ecumenismo che rafforza la reciproca conoscenza e la stima tra le due confessioni religiose. I cristiani copti della Lombardia hanno saputo organizzarsi e oggi la Diocesi della Chiesa Copta ortodossa di Milano è una realtà che riunisce una straordinaria comunità di persone, pienamente integrata nella vita sociale ed economica della Regione, una comunità che nel corso degli anni ha saputo farsi apprezzare per l’importanza del valore religioso che rappresenta e per il contributo positivo che da, anche per quanto riguarda le dimensioni del lavoro e della capacità imprenditoriale”.

«La storia dei monumenti scrive la storia del potere: la storia scritta su libri e papiri che sfidano i secoli, la storia del dialogo tra i Padri della Chiesa con la cultura e l’Egitto nei millenni ne è un esempio straordinario – ha dichiarato nel suo intervento Sua Eccellenza mons. Mario Delpini. Ma poi, c’è la storia che si scrive con la celebrazione delle sante liturgie, con la carità, e questa racconta la storia dei popoli. Infine, c’è la storia che si scrive con il sangue dei martiri, come quella illustrata da questa mostra che narra alcuni episodi drammatici. Forse questa storia non è sempre documentata, anche se in questa mostra la si racconta, ma è quella che più viene custodita nel libro della vita di Dio. La presenza a Milano della Chiesa Copta, antica, molto operosa, particolarmente intraprendente e creativa, è tenacemente fedele a questa storia. Che questo evento si svolga in una sede istituzionale è un augurio per dire che tutti coloro che sono residenti in Lombardia hanno un luogo dove possono incontrarsi, una società che li accoglie e li valorizza, che li incoraggia a scrivere la loro storia. Questa è la mia gratitudine per Regione Lombardia, la mia ammirazione per la Chiesa Copta ed infine, il mio augurio che chi visiti questa storia sia incoraggiato a praticare la celebrazione e la solidarietà e ad essere coraggioso anche nelle prove».

“La presenza dei luoghi della Chiesa Copta – ha dichiarato Sua Eminenza Anba Antonio- consente ai cittadini che risiedono oggi sul territorio di vivere a pieno il Cristianesimo e tramandare gli insegnamenti del Signore Gesù, quali l’amore, il rispetto reciproco e la convivenza con il prossimo, qualità fondamentali e necessarie soprattutto per il periodo in cui viviamo. Siamo lieti che questa mostra si svolga qui a Palazzo Pirelli a motivo dell’importante presenza delle nostre famiglie e dei nostri giovani su tutto il territorio lombardo. Conclude affermando che i fedeli della Diocesi Copta sono presenti in Regione Lombardia fin dagli anni Settanta.” 

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