Home Egitto La Chiesa Copta Festeggia l’entrata di Gesù Cristo in Egitto

La Chiesa Copta Festeggia l’entrata di Gesù Cristo in Egitto

L’entrata della Sacra Famiglia in Egitto è una delle 7 feste minori del Signore celebrata il 24 Bashans in onore quando la Sacra Famiglia composta da Gesù bambino, Maria e Giuseppe fuggi in Egitto.

Le ragioni di questo viaggio

La Sacra Famiglia l’aveva fatto con l’intenzione di scappare da Erode, che aveva cercato di uccidere Gesù Bambino. Il viaggio era stato chiesto a Giuseppe da parte dell’Arcangelo Gabriele che in un sogno gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo» (Mt 2:13-15). Allora Giuseppe si apprestò ad eseguire l’ordine, prese il Bambino e sua madre e si recò in Egitto, dove restarono fino alla morte di Erode.

Gli studiosi della Chiesa e gli storici sostengono che la Sacra Famiglia abbia trascorso un periodo di tempo pari a 3 anni e mezzo circa in Egitto. Soggiornando in Egitto, la profezia di Isaia si compì: “Ecco, il Signore cavalca una nube leggera ed entra in Egitto. Crollano gli idoli d’Egitto davanti a lui e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto” (Is 19:1).

Ma viaggiamo anche noi con la Sacra Famiglia!

Mappa del Viaggio della Sacra Famiglia

La Sacra Famiglia entrò in Egitto attraverso il deserto del Sinai di El-Arich (1) e la città di El-Farma, conosciuta oggi come Balotha (2).

Dopodiché si fermarono nella città di Basta, ora nota come Tell-Basta (3), che è la prima città nei pressi del Delta del Nilo. Questo avvenne il 24 Bashans, giorno in cui si celebra la festa: a Tell-Basta il Signore fece sgorgare una sorgente d’acqua e rovesciò gli idoli dinanzi a lui, irritando i sacerdoti del tempio che costrinsero la Santa Famiglia a partire verso sud.

Da lì la Sacra Famiglia si recò a Minyat Ginah, oggi conosciuta come Miniyat Samanoud (4). Da qui viaggiarono ad ovest di Sakha, giungendo nel distretto di Kafr El-Sheikh (5); proseguendo verso ovest arrivarono nella regione che odiernamente è conosciuta come Wadi El-Natroun (6), che significa letteralmente “La Valle del Sale”, poiché in questa terra è nota per l’estrazione del sale.

La famiglia poi partì per la città di On, conosciuta oggi con il nome di Ein-Shams (7), poi arrivarono a
El-Matariya (8) e ancora a Haret Zewila (9), che divenne la residenza del trono papale (in seguito trasferita al Cairo nel 350 d.C.).

Successivamente raggiunsero il Cairo Vecchio (10), passando il loro tempo a vivere all’interno di una grotta, che è ancora oggi presente nella chiesa di San Sergio (Abou Serga). Gli idoli di Abou Serga furono distrutti, provocando la collera del governatore e spingendolo a voler uccidere il bambino.

Attraversarono il Nilo ed atterrarono a El-Maadi (11) che significa letteralmente “la traversata”; prende questo nome perché per raggiungerla la Sacra Famiglia dovette attraversare il Nilo.
In seguito arrivarono a El-Behnesa (12), nel quartiere di Bany Mazar, e si diressero verso la riva occidentale del Nilo a Gabal El-Teir (13) in prossimità di Samalot.

Abu al-Makarim descrive in uno dei suoi scritti che, mentre la Sacra Famiglia si trovava su una barca sul Nilo, una strega spinse un’enorme roccia facendola rotolare sulla montagna. La roccia si dirigeva verso la Sacra Famiglia, ma Cristo Signore la fermò con il palmo della sua mano, imprimendo la Sua impronta sulla roccia. Per questo motivo, il luogo è comunemente chiamato Gabal Al-Kaf, che significa
“La Montagna del Palmo”. Poi continuarono a Gabal Kiskam (14), dove oggi si trova il monastero di Santa Maria, comunemente conosciuto come El-Muharraq.

All’interno del monastero si trova un’antica chiesa, forse la più antica chiesa conosciuta in Egitto. Il suo santuario è la stessa grotta in cui la Sacra Famiglia soggiornò per sei mesi e dieci giorni, il periodo più lungo trascorso dalla famiglia in un unico luogo in Egitto.

Sul monte Chiskam, l’Arcangelo Gabriele apparve a Giuseppe il falegname e lo informò della morte di Erode e gli chiese di ritornare in Palestinaper imbarcarsi e dirigersi verso sud del monte di Assiut (15) per prendere una barca, e si recò verso nord lungo il Nilo.

Il soggiorno della Sacra Famiglia in Egitto fu una grande benedizione. Per questa ragione la Chiesa prega con aria gioiosa e considera questo giorno come una delle feste minori del nostro Signore.

Qualche aneddoto sulla Sacra Famiglia in Egitto

ANEDDOTO n.1: cammini che si incrociano

Quando la Sacra Famiglia partì per l’Egitto portando con sé mirra, oro e incenso offerti dai magi, si narra che dei ladri vennero a derubarli lungo la strada. Uno dei ladri ebbe pietà di questa famiglia, poiché li considerava poveri, e chiese ai suoi amici di lasciarli andare e proseguire il loro viaggio in tranquillità.
A causa del suo buon cuore, la Vergine gli promise che Dio non avrebbe mai dimenticato ciò che aveva appena fatto per loro. La leggenda dice che il ladro non era altro che… Dimas il ladro!

Egli, che fu crocifisso con Gesù Cristo e stava alla sua destra, era un ladro e un brigante ma la promessa fattagli dalla Vergine Maria nel paese d’Egitto non fu mai dimenticata, e Dio a sua volta gli promise un posto nel Regno dei Cieli.

ANEDDOTO n.2

L’altare che si trova nel monastero di Al-Muharraq sarebbe stato toccato dalle mani di Cristo stesso quando era ancora bambino. Questo monastero ha anche un significato simbolico molto importante, dato che Isaia ne fa riferimento quando dice: “In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d’Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera” (Is 19:19).

Questa profezia si è avverata perfettamente, poiché il monastero di al-Muharraq si trova geograficamente nel mezzo del paese d’Egitto.

Martedì 1 giugno 2021, che corrisponde al 24 Bashans 1737 nel calendario copto, Sua Santità Papa Tawadros II in occasione della Festa dell’ entrata della Sacra Famiglia in Egitto afferma che questo evento è una benedizione per il nostro paese. Conclude Sua Santità parlando di una speciale benedizione che gli Egiziani hanno guadagnato: “Benedizione dello spirito della famiglia: noi in Egitto viviamo con lo spirito di famiglia, abbiamo una sola radice, siamo la famiglia degli Egiziani, quindi la piccola Sacra Famiglia è venuta a benedire gli Egiziani”.

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