Gli ortodossi in tutto il mondo festeggiano la gloriosa festa della Resurrezione, nonostante la complicata situazione dovuta al Covid. Sua Eminenza Anba Antonio, vescovo della Diocesi Copta ortodossa di Milano e abate del Monastero Anba Shenuda, ha celebrato la Divina Liturgia nella Chiesa di Sant’Antonio e della Santa Vergine Maria nonchè sede vescovile della Diocesi. Durante la celebrazione, con un numero ristretto di fedeli, e nel rispetto delle norme in vigore, il vescovo rivolge un messaggio d’augurio e di speranza a tutti i fedeli.

Anba Antonio e la Santa Pasqua

Sua Eminenza nel suo messaggio evidenzia come la preghiera sia fondamentale affinchè Dio annienti la pandemia che minaccia le nostre vite e ha causato grande tristezza nei nostri cuori. Il vescovo afferma che: “Nonostante i contagi causati dal Coronavirus, il Signore manda sempre il suo sostegno dal cielo che consola i cuori di tutti gli uomini. Tale sostegno dal cielo è la celebrazione della Santa Pasqua ed è carico di bei significati spirituali, che ci consolano dopo aver vissuto la tristezza del dolore di Gesù Cristo, la Sua crocifissione. Ed anche cosa Egli ha subito dagli uomini e nonostante ciò, la Sua reazione positiva nei confronti di tutta l’umanità, riassunta nella S. Bibbia: “in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia” Eb 12:2.

Chi sono i Copti ?

I copti sono una comunità numerosa nel territorio lombardo e contano circa 20 mila fedeli. I Copti sono i discendenti diretti degli antichi Egizi dei tempi dei faraoni. Sono stati anche definiti “i figli moderni dei faraoni”.
La parola “copto”, infatti, significa semplicemente “egiziano” e deriva dalla parola greca “Aigyptos”, che a sua volta derivava dall’antico vocabolo egizio “Hak—ka—ptah” (la dimora dello spirito del dio Ptah). Il Papa della Chiesa Copta è Papa Tawadros II che, il 12 novembre del 2017, nomina Sua Emineza Anba Antonio vescovo di Milano.

La Chiesa Copta è sempre stata una chiesa di Martiri, come lo dimostra l’ultimo sanguinoso atto di violenza compiuto dall’ISIS nel Sinai ad un fedele copto, giustiziato e filmato in un video. Tuttavia, la Chiesa non ha mai perso le speranze, anzi ha sempre gioito dei sui figli martiri. Sua Eminenza Anba Antonio afferma che: “la Chiesa partorisce sempre nuovi martiri che sono pronti a dare la propria vita in nome del Signore Gesù Cristo”.

Differenza Pasqua Ortodossa e Cattolica

La differenza tra la pasqua cattolica e quella ortodossa quest’anno è di circa un mese; questa è dovuta a determinati criteri di calcolo. La data di Pasqua viene decisa sulla base di un calcolo astronomico che prende il nome di “epacte”, termine che significa “ciclo della luna all’inizio del mese copto di Tut”. Questo calcolo è stato introdotto nel III secolo dall’astronomo egizio di origini greche Tolomeo (Batlaimos El- Faramawi), all’epoca di papa Demetrio il vignaiolo, XII Patriarca della Chiesa di Alessandria (189-232). Per questo motivo il calcolo ha preso il nome di “calcolo della vigna”.

Criteri

La data di Pasqua viene decisa, ogni anno, sulla base di tre criteri: Deve cadere di domenica, perché la resurrezione è avvenuta di domenica, deve cadere dopo l’inizio della primavera. Quindi dopo il 21 marzo e deve cadere dopo la Pasqua giudaica, dato che la resurrezione di Cristo avvenne effettivamente dopo di essa. Per quanto riguarda la data della Pasqua ebraica, sappiamo che veniva celebrata il 14 del mese di Nisan e che secondo la legge di Mosè doveva cadere nel periodo di raccolta, cioè tra i mesi di aprile e maggio. In altre parole, la data segue sia i criteri dell’anno lunare che quelli dell’anno solare. Sulla base di questi criteri la data di Pasqua ricade sempre tra il 7 aprile e l’8 maggio.

La riforma Romana

Nel 1582 Papa Gregorio XIII, Pontefice della Chiesa romana, decise di riformare il calendario giuliano, dando luogo al calendario gregoriano, tuttora in uso. A seguito di queste modifiche si continuò a tenere in considerazione la prima luna piena successiva al 21 marzo, ma non si tenne più conto della data della Pasqua giudaica. Di conseguenza la Pasqua, secondo la Chiesa Cattolica, è sempre compresa nel periodo tra il 22 marzo il 25 aprile. Per questo, ad oggi, la Pasqua cattolica può coincidere con la data della Pasqua copta o addirittura anticiparla, con una differenza compresa tra 1 e 5 settimane.

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