Domenica la Chiesa Copta Ortodossa ha rilasciato una dichiarazione di lutto per il 62enne Nabil El-Habashy che è stato catturato e ucciso dall’ISIS nella regione egiziana del Sinai settentrionale.
Domenica mattina, sui social media, si è diffusa la notizia che El-Habashy, dopo essere stato catturato quasi cinque mesi fa nell’irrequieta città di Bir El-Abd, era stato ucciso.

La figlia di El-Habashy ha condiviso la notizia insieme al filmato rilasciato dall’ISIS, che mostrava la sua uccisione da parte dell’organizzazione terroristica, prima che fosse successivamente confermato dalle autorità egiziane. “Ci hai reso orgogliosi” ha scritto la figlia di El-Habashy su un post di Facebook.
Nella dichiarazione di domenica sera, la Chiesa Copta Ortodossa ha salutato El-Habashy come “martire della Chiesa e dello Stato”, sottolineando che ha avuto fede fino alla morte. Anche gli utenti dei social media in tutto l’Egitto hanno pianto El-Habashy; molti lo hanno inoltre definito un “eroe” e un “modello”.


Il video pubblicato dall’ISIS mostrava la cattura e l’uccisione di El-Habashy da parte dei suoi membri.
Nel video, El-Habashy dice di aver contribuito a costruire la Chiesa della Vergine Maria a Bir El-Abd e che la Chiesa ha collaborato con le forze armate egiziane e i servizi di intelligence per combattere il terrorismo nella regione.
La Chiesa Copta Ortodossa, nel frattempo, ha sottolineato il suo continuo sostegno e la sua fiducia nelle forze armate egiziane in particolare nel “contrastare atti terroristici”.

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