Gli ortodossi in tutto il mondo festeggiano la Santa Pasqua tra una settimana. La differenza tra la pasqua cattolica e quella ortodossa quest anno è di circa un mese dovuta a determinati criteri di calcolo.

Origine della data
La data di Pasqua viene decisa sulla base di un calcolo astronomico che prende il nome di “epacte”, termine che significa “ciclo della luna all’inizio del mese copto di Tut”. Questo calcolo è stato introdotto nel III secolo dall’astronomo egizio di origini greche Tolomeo (Batlaimos El- Faramawi), all’epoca di papa Demetrio il vignaiolo, XII Patriarca della Chiesa di Alessandria (189-232). Per questo motivo il calcolo ha preso il nome di “calcolo della vigna”.

Nel concilio di Nicea (325 d.C.) il calcolo è stato accettato e seguito dalle chiese di Roma, Antiochia e Gerusalemme.

Criteri di calcolo

La data di Pasqua viene decisa, ogni anno, sulla base di tre criteri:

  1. Deve cadere di domenica, perché la resurrezione è avvenuta di domenica
  2. Deve cadere dopo l’inizio della primavera, quindi dopo il 21 marzo
  3. Deve cadere dopo la Pasqua giudaica, dato che la resurrezione di Cristo avvenne effettivamente dopo di essa

Per quanto riguarda la data della Pasqua ebraica, sappiamo che veniva celebrata il 14 del mese di Nisan e che secondo la legge di Mosè doveva cadere nel periodo di raccolta, cioè tra i mesi di aprile e maggio. In altre parole, la data segue sia i criteri dell’anno lunare che quelli dell’anno solare.

Sulla base di questi criteri la data di Pasqua ricade sempre tra il 7 aprile e l’8 maggio.

Modifica romana


Nel 1582 Papa Gregorio XIII, Pontefice della Chiesa romana, decise di riformare il calendario giuliano, dando luogo al calendario gregoriano, tuttora in uso. A seguito di queste modifiche si continuò a tenere in considerazione la prima luna piena successiva al 21 marzo, ma non si tenne più conto della data della Pasqua giudaica.

Di conseguenza la Pasqua, secondo la Chiesa Cattolica, è sempre compresa nel periodo tra il 22 marzo il 25 aprile. Per questo, ad oggi, la Pasqua cattolica può coincidere con la data della Pasqua copta o addirittura anticiparla, con una differenza compresa tra 1 e 5 settimane.

Casi particolari

  • Se il plenilunio (luna piena) cade il 21 marzo, ed è un sabato, la Pasqua cadrà il giorno dopo, il 22 marzo.
  • Se il plenilunio cade il 21 marzo, ed è una domenica, la Pasqua cadrà la domenica successiva, il 28 marzo.
  • Qualora il plenilunio cadesse il 20 marzo, bisognerebbe aspettare il successivo, quello del 18 aprile; se quest’ultimo fosse una domenica, farebbe posticipare la Pasqua alla domenica successiva, il 25 aprile.

Shamm al-Nessim (Pasquetta)

Il lunedì successivo a Pasqua si festeggia in Egitto Sham el Nesim. Questa parola deriva dall’evoluzione linguistica di “Shom En Nesim” dall’egiziano antico, che significa “Giardino di Piante”. In questa occasione, infatti, si festeggiava l’inizio della primavera, ragione per cui la festa ricadeva sempre il 21 marzo. In questo giorno era tradizione mangiare il fisikh (pesce). Tuttavia, con l’ingresso del cristianesimo in Egitto, questa festa ricadeva sempre nel periodo del Grande Digiuno, per cui non era possibile festeggiare né mangiare il fisikh. Per questo la festa fu spostata nel giorno successivo a Pasqua, diventando anch’essa variabile di anno in anno.

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