Un incontro storico si è tenuto oggi giovedì 10 dicembre nel Monastero di Anba Shenuda a Lacchiarella tra l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini e il Vescovo della Diocesi Copta Ortodossa di Milano, Sua Eminenza Anba Antonio.
La storia della Diocesi Copta Ortodossa di Milano:
Ricordiamo l’importanza del Monastero Anba Shenuda per noi copti. Nel 1996 S.E. Anba Kirolos sotto l’incarico di Papa Shenuda III arrivò in Italia, iniziarono lunghi lavori per edificare il monastero dedicato ad Anba Shenuda.

Il monastero, che sorge vicino a Lacchiarella, era precedentemente una cascina abbandonata che fu ristrutturata ed oggi è divenuto simbolo della comunità Copta Ortodossa. Anba Kirolos non si limitò solo ad edificare chiese nella nostra regione ma anche nel Veneto, nel nord Europa e in molti altri luoghi. Oggi il monastero di Lacchiarella è considerato il monastero Copto più grande di tutta l’Europa, e questo lo dobbiamo al nostro amato Anba Kirolos che ci ha lasciato il 14 Agosto 2017. In seguito fu nominato come vescovo Anba Antonio.
L’incontro tra l’Arcivescovo di Milano Delpini e Anba Antonio:
L’incontro inizia con una riflessione dell’Arcivescovo a tutti i sacerdoti della Chiesa Copta Ortodossa riuniti al monastero, ribadendo l’importanza dell’unità e della famiglia.


Sua Eminenza Anba Antonio ha poi espresso il suo amore per la città di Milano, affermando di pregare in continuazione, per la pace del mondo e per l’Italia in particolare soprattutto in questo periodo difficile. Si è trattato di un incontro importante che rafforza sempre di più i rapporti amichevoli tra le due chiese sorelle.
Evidenzia poi il fatto che la solidità dei rapporti si rafforza anno dopo anno e che l’apertura dei cuori e delle idee cresce nella positività, e questo è lo scopo di tutti nell’amore dell’unico Cristo che ci unisce e prepara la via dell’unità e della comunione completa tra le membra del suo Sacro Corpo, nella Sua Chiesa benedetta.
Sua Eminenza Anba Antonio prosegue dicendo che il nostro stare insieme è un segno del nostro amore l’uno per l’altro, un amore fraterno unito in Cristo.
Ogni anno nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si rafforza questo rapporto e questo ecumenismo, mettendo in pratica le parole di Cristo:” Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” (Gv 15, 5-9).

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